31 ago 2015

NON APRITE QUEL LIBRO A CURA DI ANNA AI YAZAWA

Eccoci qui con il secondo appuntamento di questa rubrica.
Siamo giunti ad Agosto e questo è il mese delle vacanze per eccellenza poiché tutti, chi prima chi dopo, potranno godere delle loro ferie; indipendentemente dalla meta scelta, che sia mare o montagna,spesso capita di avere dei buchi durante la giornata che non sappiamo come riempire,perché non optare per un buon libro allora?Attenzione però ,ho detto buono quindi per non prendere una “sòla” vi consiglio due titoli da evitare.



Autore: Wendy Owens
Lingua: Inglese

Trovato per caso su Amazon, innanzitutto incuriosita dal titolo e poi dal parere positivo della scrittrice Abbi Glines ho proseguito con la lettura della trama. Questa è la storia di Clementine, la quale non ha avuto una vita facile e dopo una tragedia decide di trasferirsi a New York dove, frequentando una nuova scuola e con una prospettiva di vita differente, spera di ritrovare se stessa. Ma soprattutto è determinata a non farsi distrarre da nulla. Le cose iniziano a vacillare quando incontra la sua futura coinquilina Paige a cui segue quella che sarà per lei un’enorme distrazione: Colin Bennett. E come si suol dire, qui iniziano i guai!
Ma partiamo da principio ossia dalla tragedia che l’ha colpita.Il libro si apre con la scena in cui si sviluppa la catastrofe a cui lei assiste e di cui poi si riterrà colpevole per moltissimo tempo: la morte del marito Ashton. Nello specifico stiamo parlando di una ragazza diciannovenne, che è sempre stata molto insicura di sé, che si autoescludeva dal mondo rifugiandosi nell'arte e crogiolandosi nell'amicizia che aveva con una sola sua coetanea. Finché un giorno questo ragazzo le ha rivolto la parola, facendola sentire importante e facendola cambiare radicalmente, tanto da mettere lui al centro della sua vita.Questa la causa di un matrimonio troppo precoce data la loro età ma soprattutto la loro instabilità, Clementine (Emmi per gli amici) diventa ed è per molto tempo una succube per poi ritrovarsi a dire basta e a volersi sentire nuovamente libera, come è giusto che sia.Questa libertà le costerà caro: Ashton che si suicida sparandosi e lei che si riterrà colpevole di averlo “invogliato” a fare ciò che voleva non credendolo capace di tale gesto. Passano gli anni, si trasferisce e decide di dedicarsi alla pittura che tanto le piace e la soddisfa, così vola a New York e qui si imbatte in quella che sarà la sua coinquilina a cui seguono il fidanzato Christian e il fratello del fidanzato, Colin. Il loro sarà un rapporto particolare perché Emmi non ha una buona prima impressione di lui, tolto ovviamente l’aspetto estetico che apprezza particolarmente, però lui si farà conoscere poco a poco e le farà capire apertamente di essere interessato a lei.
Il parere che mi sono fatta di questo libro non è propriamente negativo nel senso che devo ammettere che come trama è carina, la lettura scorre piacevole e le caratterizzazioni sono ben fatte, però è proprio la figura di Emmi che non mi è tanto piaciuta. Lei che dovrebbe essere la protagonista dovrebbe attirare di più l’attenzione, capisco che ha un passato da succube e che ora stia cercando di riprendersi ma sembra non avere polso e di svilupparne un po’ solo alla fine. Si allontana da una città a cui sono legati brutti ricordi, si trasferisce nella magnifica New York e per quanto lei abbia deciso di non farsi coinvolgere in un’altra relazione si ritrova inevitabilmente a cedere all'interesse di Colin.
Colin dal canto suo è un ragazzo stupendo, è la spalla su cui si appoggia il fratello che ha problemi con l’alcool e che perde facilmente la retta via. Ha dovuto fargli da fratello e da padre dopo la morte dei genitori, lavora sodo, è ambizioso e le da tutte quelle attenzioni che qualsiasi donna amerebbe ricevere. Persino Paige risulta avere un lato umano più interessante di Emmi: è un’ottima amica poiché le fa capire che giudicare una persona senza conoscerla non è esattamente un’idea buona e giusta, è sempre presente con il suo fidanzato essendo a conoscenza delle sue difficoltà. E non esagero se dico che quest’ultimo elemento me l’ha resa più simpatica della protagonista che appare come statica dato che conserva la tendenza a scappare dalle difficoltà, pensando erroneamente che non affrontare il discorso significa negare la presenza di un problema. Non si può dire a una persona di essere interessata a lui e poi correre a gambe levate quando la situazione si fa più seria. In sostanza? La donna che si fa rincorrere troppo non mi è mai piaciuta, personalmente sono più una da “resta e combatti”.


Autore: CleoPeitsche
Lingua: Inglese

Credetemi se vi dico che sono a corto di parole per esprimere un giudizio sensato su questo libro e se ve lo dico io che sono una persona prolissa per eccellenza vuol dire che la situazione è tragica.Come definirlo in poche parole: un libro a luci rosse senza trama.
Scusate la franchezza e la durezza ma per me questa sarebbe più una scenografia da film a luci rosse che da libro erotico.
Mi è capitato qualche altra volta di leggere in alcuni libri di menage a trois impostati in modo tale da far risultare la scena come una chicca, come un qualcosa di momentaneo e non dico di errato, poiché quello dipende dai gusti, ma da ritenere un punto di svolta per l’epilogo della narrazione. In questo libro invece si parla di un menage a trois più uno ed è molto difficile dargli un significato in quanto non consiste di una trama solida se non fosse per quella fornita da Amazon.
La protagonista è Lindsay, una ragazza che fa affidamento sul suo aspetto fisico e ingegno. Ovviamente questi due fattori non sempre bastano soprattutto quando viene chiamata a giustificare l’abuso della carta di credito fornitale dall’azienda, ma la difficoltà non consiste tanto nel trovare una scusa quanto nell’interagire con uno degli uomini più affascinanti che lei abbia visto e che non si fa manipolare tanto facilmente, e che anzi decide di punirla. Da qui si passa a uno scenario dove abbiamo questo straniero dal fascino virile a una situazione in cui ci sono altri suoi due compagni ugualmente attraenti e pronti a giocare con lei secondo le loro regole. La parte dominante della narrazione, o meglio dire tutta tranne le prime venti pagine di novanta totali, è costituita dalla descrizione del loro incontro sessuale in maniera dettagliata ma che non fornisce nessun elemento sulla psicologia di Lindsay se non che le è successo qualcosa che l’ha messa in pericolo di vita e che con loro si sente protetta nonostante l’assurdità della situazione.
Suppongo che si dovranno leggere i libri che seguono per scoprire qualcosa di più profondo e concreto circa la ragazza e forse anche sui tre uomini però ad essere sincera trovo che il libro non abbia nè capo nè coda.Non ha senso descrivere un incontro intimo tra tre uomini e una donna,aggiungere qui e lì alcune frasi che dovrebbero somigliare a una caratterizzazione della protagonista e non sviluppare nemmeno in parte la trama posta per invogliare all’acquisto; non nego che mi è sorto il dubbio che fosse un modo per allungare il brodo, come si suol dire, così da poter far seguire più libri, ma arrivata a questo punto mi chiedo che tipo di storia possano racchiudere tale da non poter essere introdotta in questo “libro”.

A CURA DI ANNA.

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